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alla svelta un paio di uose, infila una cacciatora, si butta un fucile in ispalla e va in busca di selvaggina, e d’appetito per l’ora del pranzo.

— Non amerei un uomo che andasse a caccia; — mi disse la mia bella compagna.

— Dovete dunque amar me, che l’abomino; — soggiunsi prontamente. — Ci ho anzi degli amici che non mi perdoneranno mai questo ribrezzo invincibile.

— Bene! — gridò ella con accento tra festevole e sarcastico. — E vorreste farvi un merito con me del vostro ribrezzo? Io non la intendo così; intendo che l’uomo di cui parliamo abbia ad astenersene... per me. —

Rimasi un po’ sconcertato da quella risposta.

— Ecco un omaggio che io non potrei farvi, o signora. Dove non è passione, non è sacrifizio. Ah, vorrei essere Nembrotte, il