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giano, come tutte le creature di Dio; e il mangiare, quando sia fatto a modo, non è mica un’orrida cosa.»

— Soprattutto, — volli aggiungere, — quando la cardellina è così....

— Buon dì; ho capito, buon dì! — interruppe ella, pigliandosi spasso dei fatti miei.

Ma rideva così leggiadramente, che io non seppi avermelo a male.

Sedemmo al desco frugale. Ella aveva appetito e mangiò allegramente; io del pari, sebbene, più che a nutrire lo stomaco, inchinassi a pascere il cuore, divorando la mia vicina cogli occhi. Del resto, debbo dire una cosa, un tal po’ materiale, ma che qui non istuona; non c’è niente come la vista di una bella donna che si ama, per destar l’allegria; non quella spumosa, chiassosa ed effimera delle mascoline combibbie, ma quella sana e profonda di un caro ritrovo, che lascia la