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la contadina si accostò al figlio e gli bisbigliò alcune parole all’orecchio. Cesarino, appena l’ebbe udita, si spiccò da noi, veloce come una saetta, e sparì.

Noi, seguitando la donna, giungemmo ad un rialto, su cui era la casetta bianca intravveduta pur dianzi fra gli alberi. Umile, ma graziosa all’aspetto, doveva aver servito a qualche famiglia cittadina innanzi di cadere in rusticità. Difatti, sotto un pergolato che copriva intera una piccola aia, nascondendo agli occhi le finestre del pian di sopra, si scorgeva un uscio nobilitato da due gradini e da due stipiti di arenaria, che s’ingegnava di far le veci del marmo. Gli stipiti volevano l’architrave; e questo c’era per l’appunto, con due rosoni grossamente scolpiti sui lati e una cartella nel mezzo, che poteva spiccicarsi ancora, sebbene parecchie lettere fossero guaste dal tempo.