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gnorina, accettereste il mio braccio? Ahimè, l’abbiamo lasciata passare, e non tornerà così presto.

Pure, le buone occasioni corrono il mondo per tutti. Ogni cosa è argomento, ogni cosa è indirizzo allo spirito che cerca. A chi, verbigrazia, è precluso il lieto orizzonte d’una gita pei campi, mentre l’opprimono l’afa e il tedio delle trite vie cittadine? E vedete la forza delle consuetudini; vedete l’accidiosa inerzia degli abiti! L’uomo, cittadino del mondo, testimone delle gaie volate degli uccelli migratori, si rinchiude come una tellina nel guscio, si trascina come la chiocciola, su d’una striscia che gli pare d’argento, e che non è, dopo tutto, se non la schiuma impura del suo vivere gretto e piccino. Egli non va, non vede, non cerca; si rigira di qua e di là, si vien crogiolando nella sua noia ed aspetta. Ah, felice chi muove innanzi