Pagina:Barrili - Come un sogno, Milano, Treves, 1889.djvu/133


— 125 —


Non c’era nessun forestiero là dentro; nessuno era smontato con quella corsa, tranne noi due, e gli addetti alla stazione almanaccavano ancora intorno alla stravaganza dei due inglesi che avevano preso i biglietti per Bologna e si fermavano a Grottamare. Io, per mostrarmi degno del titolo, che metteva in pace i curiosi, stetti in gota contegna e cincischiai l’italiano. Indicato poscia il numero d’ordine dei nostri bagagli, chiesi che si mandassero indietro dalla stazione di Bologna. Volevo dire di farli tenere in custodia; la lingua in quella vece mi tradì, facendo segreto accordo col cuore. Al cervello rimaneva l’incarico di aggiustare la marachella di quei due.

— Ecco per la spesa del telegramma; — diss’io, pagando; — ce li facciano venir qua, se è possibile, in giornata. Di grazia, c’è una locanda a Grottamare?