Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
— 116 — |
canda, un tugurio, da posare queste valigie che vi hanno fatto rider di me. Or ora incontreremo il messere....
— Ah si! — esclamò ella, smettendo a un tratto di ridere. — Lo avevo dimenticato. — Un fischio acuto e il brontolio della vaporiera, seguiti tosto da un fragore di ruote, annunziavano la partenza del treno. Io mi volsi per vedere se il mio uomo ci tenesse dietro.
Ma la via era deserta. E poichè dal luogo in cui stavamo si vedeva anche il cancello della stazione, io potei sincerarmi che l’amico ciliegia non era rimasto colà.
Ricordando allora che egli aveva detto di avere a Grottamare una villa, pensai che doveva esser pratico dei luoghi e aver pigliato qualche altra via per entrare in paese.
— Sarà andato innanzi; — conchiusi ad