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meglio sarebbe stato di mettere in salvo con una felice scappata il giusto riserbo della donna. Una celia urbana, una gretola, che togliesse gli animi nostri da quello stato per ambedue gelosissimo, avrebbe anche salvato me dal ridicolo. Ma sì, trovarla! Io, pur volendo venirne a capo, nè sapendo uscire dal grave, annaspai, come fo adesso, raccontando la cosa.

— Signora, — le dissi, con aria compunta, — voi fate bene a ridere. Che altro potreste fare, vedendo la mia confusione? Mi brulica qui dentro un mondo di cose nuove, strane, profonde, e non trovo parole per significarne la millesima parte. Signora mia, perdonate; io penso che, se ci fosse giustizia nell’ordine di natura, scambio d’esser qui ritti, l’uno in faccia all’altro, in una via polverosa, voi dovreste essere su d’una nuvola, ed io ginocchioni in atto di adorarvi.