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— E tu hai bevuto più grosso di tutti, Bernardo; e non hai capito che coloro tiravano a scalzarti. E non basta; fors’anco pigliavano cognizione dei luoghi, e tu....

— Ah, non me ne parlate, messer Tommaso! Parevano così innamorati del paese! Segnatamente quel capo dei bombardieri.... oh, san Biagio benedetto! Ma già, del senno di poi son piene le fosse; ed ora bisognerà pensare a quello che si potrà dire di questo affaraccio.

— Già! — soggiunse Tommaso. — E che cosa diremo? Ah ecco? che il nostro Giacomino aveva odorato il tradimento e non seppe portarselo in pace. Capisci? Non gli è di buona guerra venir qua, sotto colore d’ambasciata, per esplorare il terreno, e cavare i calcetti alla gente. Per altro, innanzi di presentare la nostra invenzione, bisognerebbe sapere che cosa è avvenuto al castello tra i due genovesi e il marchese Galeotto.

— Sicuro, bisognerebbe saperlo; — disse mastro Bernardo; — ma come si fa? —