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gliosamente i trionfi di salotto coi meets, il turf e lo sport; c’è l’uomo illustre ed ammirato, che sa interrompere una pagina destinata ai posteri, per iscrivere un madrigale sull’angolo d’un ventaglio; c’è il cavaliere pensoso, e sopra tutti pericoloso, che, mostrando di non saper nulla di nulla, accenna di esser disposto a commettere ogni pazzia; c’è, infine, il buono e compiacente giovanotto, che ambisce gli uffici del servitore, non aspettando altra ricompensa che il titolo d’amico, e lascia intorno a sè un profumo di modestia, che può farlo ricercare, in un momento di poetica tenerezza, come si ricerca all’odore la violetta de’ campi. E che gioia, quando si crede di aver trovato! Che turbamento ai primi incontri, che battiti di cuore, che angosce, che contrasti dolorosi e cari! Ma la passione prorompe; non si resiste alla piena, e giova dar colpa di ogni cosa al destino; poi, quando si è travolti, avviene come in fondo a certe cascate della favola, che sotto allo scroscio vorticoso delle acque irrompenti nascondono un laghetto tranquillo, angolo ri-