Pagina:Barrili - Arrigo il Savio, Milano, Treves, 1886.djvu/80


— 72 —

mondo, quanto meno si gode lo spettacolo superficiale, tanto più s’incomincia ad osservare molte cose non vedute, o troppo leggermente, in principio, e si paragona, e si giudica, non sempre a proprio vantaggio, in mezzo a tanti esempi di colpe fortunate, di gioie effimere, ma non meno gradite, e di ebbrezze profonde. Crediamo così volentieri alla felicità degli altri, quando non ce n’è ombra per noi! Allora una povera donna, piena di sentimento e turbata da vaghe sollecitudini che nessun rimorso è ancora venuto a condannare, incomincia, senza volerlo, a cercare per sè. La cosa non è neanche difficile, poichè è lei la cercata, è lei la desiderata, e le tentazioni, sotto la veste dell’ammirazione, dell’omaggio, della preghiera, volano a lei come uno sciame d’amorini.

Fra i molti che la circondano e le dicono tante cose, anche quando non dicono nulla, c’è il prode capitano, che ha deposte le armi, terror dei nemici, per segnare il suo nome nel taccuino dalla guardia di madreperla; c’è il brillante gentiluomo, che alterna maravi-