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nato finalmente nella città dov’ella abita, la dovessi combinare in casa d’altri, senza esser venuto direttamente, prontamente, a cercarla?
— Eh via, zio! — entrò a dir Arrigo. — Ci vai dopo colazione, e il colpo è fatto.
— Arrigo consiglia bene, come sempre; — notò il conte. — È veramente Arrigo il savio; lo ascolti. Siamo dunque intesi; a rivederla questa sera, e lietissimo della fortunata occasione. Addio, Arrigo! Vado dal ministro delle finanze, per quella pariglia che mi sta sul cuore.... come quel piedino di fata.
— Sempre? — disse Arrigo, ridendo per quella volta liberamente.
— Che ci volete fare? Sono un povero peccatore che il diavolo ha sempre pigliato dai piedi. —
E se ne andò, ridendo della sua frase, che gli era parsa argutissima.
Rimasto solo con Arrigo, il vecchio Gonzaga si piantò davanti al nipote e gli ficcò addosso gli occhi scrutatori.
— Dimmi, Arrigo.... il piedino di via Sallustiana....