Pagina:Barrili - Arrigo il Savio, Milano, Treves, 1886.djvu/55


— 47 —

mente accesa, — ho veduto, venendo da voi, il più bel piede d’Italia. E poco dopo, davanti al vostro portone, i due più bei cavalli d’Inghilterra. Vengono, nientedimeno, dalle scuderie del duca di Blackborne. Li possiede il Meissner, che se ne va da Roma e vuol venderli. Che stupendi animali! Il piedino mi è sfuggito, perchè entrava allora in un brumme, che andò via di galoppo; ma i cavalli, perbacco, non dovrebbero sfuggirmi. Appena uscito da voi, passo dal mio ministro delle finanze, e se ha danari in cassa, mi slancio a conquistar la pariglia.

— Conte, — disse Arrigo, che aveva frattanto ricuperata la sua calma, — se il vostro ministro delle finanze tenesse fermo sulle economie, ricordate che la mia cassa è ai vostri comandi.

— Grazie, Valenti, grazie infinite.

— Accettate, dunque?

— Accetterei, dato il caso; ma il caso non si darà. Il mio ministro è un brav’uomo; mi rizza un po’ il muso, quando mi vede dare certi strappi; ma poi si rimette, e quando