Villa Corsini, dove cadde Goffredo Mameli, l’unico bardo della patria, e con lui Luciano Manara, Enrico Dandolo, Pietra Mellara, Daverio, Morosini, fiore di cavalieri e d’eroi. Tra le mura crollanti del Vascello, dove per tanti giorni fu pioggia di fuoco, noi trovammo ancora il momento di mandare un pensiero ai nostri giovani amori. Nè io avevo chiesto a lui il nome del suo, nè egli a me il nome del mio. Ma la morte era librata su noi, e l’immagine della morte diede coraggio ad Andrea. “Senti, mi disse, se io muoio, taglia una ciocca dei miei capegli, e portali a lei.„ — “Il suo nome?„ — “Lorenza.„ Tremai e un sudor freddo mi corse giù per le tempia. — “Lancillotti?„ gli chiesi. — “Sì, la conosci?„ Chiusi il mio cuore a forza, balbettai qualche parola, e promisi. Povero amico, egli si era profferto di ricambiarmi il favore, se io avessi dovuto soccombere. “No, grazie, — risposi, — è inutile; io amo senza speranza; nessuno piangerà la mia morte.„ Il destino ci volle salvi; rientrammo in Roma, nella nostra Roma inutilmente difesa. Il padre di Lorenza, potente