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cavaliere, prese la mano della fanciulla e la recò divotamente alle labbra.

Dopo un istante di pausa, il Manfredi incominciò:

— Ma che è stato, Dio buono? Abbiamo passata una notte terribile. Iersera il conte di Castelbianco è venuto a darci la notizia che tu avevi un duello stamane. Sono escito per tempo, sperando d’imbattermi in qualcheduno che potesse darmi notizie, e non ho trovato che il duchino di Roccastillosa, il quale usciva dal circolo dello Sport... per andarsene a letto. Egli non sapeva nulla di preciso; soltanto aveva veduto nella notte il conte Guidi, che pareva inquieto e si era chiuso a colloquio con due amici. Allora ho creduto che davvero fosse avvenuta una quistione fra voi due. Ma ti vedo sano e sorridente; sia ringraziato il cielo! Non c’è stato dunque nulla?

— Nulla per me, come vedi; — rispose il Gonzaga. — Il duchino ti avrà anche detto che una quistione occorsa tra me e il conte Guidi era stata composta onorevolmente fin