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XV.
Arrigo era poc’anzi vicino a Gabriella; ma il ritorno improvviso della contessa di Castelbianco lo aveva messo in fuga.
— Che hai, zio? — diss’egli, vedendo il Gonzaga con le ciglia aggrondate.
— Ho... ho, che tu potevi rimanere accanto a Gabriella. Il contino non aspettava che la tua fuga, per occupare il tuo posto.
— Dovevo forse rimanere? Con quell’altra, che mi fa gli occhiacci!...
— Che vuoi, che ti divori? Ah, benedetto ragazzo! Tu commetti gli errori, e non sai riscattarli con un po’ di coraggio. Eccolo laggiù, il contino, che fa il trovatore davanti alle belle! Sento una gran voglia di schiaffeggiarlo.
— E perchè?