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dissima che io nutro per lui. Speriamo intanto che egli stasera non mi parli ancora di nulla. —

Il senatore non partecipava alle speranze della figliuola, sapendo che Cesare Gonzaga era venuto a bella posta in Roma per ragionare di quel matrimonio, e immaginando che non avrebbe voluto rimaner troppo a lungo in sospeso. Ma anch’egli era molto perplesso, e lasciò volentieri che le cose andassero come dovevano andare, fidando nelle ispirazioni del cuore di Gabriella, cara e bizzarra fanciulla, che anteponeva i vecchi giovani ai giovani vecchi.

In quel mezzo, fu annunziato l’arrivo della contessa di Castelbianco. Giungeva forse un po’ troppo presto, l’amica; ma ella usava con Gabriella in quel medesimo modo che Gabriella usava con lei. Quella sera, per altro, la contessa non giungeva in compagnia del marito. Il conte Guidi era venuto con lei. Che novità era quella?

Per saperne qualche cosa, ci converrà di ritornare un passo indietro. Quel giorno il