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danneggiati di un recente uragano in provincia di Forlì, erano tali da doverlo impensierire a quel modo.

Gabriella, che lo aveva veduto sereno a colazione, non potè vederlo rannuvolato a pranzo, senza domandargliene il perchè; aspettando, s’intende, che la gente di servizio si fosse allontanata. Quella bella diavolina, quando voleva una cosa da suo padre, la spuntava sempre, e per due buoni ragioni: in primo luogo perchè era amata molto dal babbo, e secondariamente perchè, essendo una savia ed accorta figliuola, non domandava mai se non ciò che poteva domandare.

— Babbo, tu sei pensieroso, stasera; — aveva ella incominciato. — Che cos’hai? Me lo dici?

— Che t’ho a dire, bambina? — rispose il senatore. — Sai bene!...

— Non so nulla, e perciò ti domando.

— Ma... — rispose egli, impacciato. — Finalmente, ho dato licenza all’amico Cesare di parlartene egli stesso. —