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— Calma, Gonzaga! È finora una mia supposizione. Non vorrei che per un semplice sospetto....

— Allora, — disse il Gonzaga, — cercheremo ancora.

— Non cerchiamo più nulla; — rispose il conte. — Lasciamo spegnere questa miccia male accesa. Volevano far scoppiare una bomba, e non ci sono riesciti. Ne saranno mortificati, e noi rideremo. Ella mi ha proprio sollevato, caro amico, con la sua bella notizia. Questa, poi, taglia la testa al toro. Ed io dubitavo del cavaliere! Ah, ne arrossisco davvero.

— Bravo, conte! Ecco un bel movimento dell’anima!

— Che vuole? Siamo ancora giovani; — disse il Castelbianco, pavoneggiandosi. — A proposito di movimento, abbiamo fatto una lunga seduta, ed io me ne andrò. Lei avrà da fare. Il duello di cui mi parlava....

— Ah, non ci penso neanche. Son cose che risguardano i miei padrini. Quando è l’ora, si parte: alla guerra col piè destro, al “singolar certame„ col piè sinistro.