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gnare nel verbale quelle ragioni intime che ci hanno persuasi a non vedere gli estremi di un duello? In altri termini, possiamo scrivere, sulla fede nostra, che non avendo avuto il conte Guidi intenzione di offendere, il signor Cesare Gonzaga non l’aveva neppur lui? Se lo possiamo, il secondo considerando s’innesta naturalmente col primo; resteranno le parole vivaci e noi le cancelleremo d’accordo, come conseguenza di un malinteso. Ma se a voi non paresse....„

— E non parrà; — interruppe Arrigo.

— Tanto meglio; — aggiunse il Gonzaga. — “Se a voi non paresse, facciamone una, che salverà le ragioni dell’uno e dell’altro; ritiriamoci tutti e quattro, lasciando che nuovi padrini sottentrino.„ —

Arrigo tentennava la testa; ma Orazio Ceprani s’intromise, e sciolse lui la quistione.

— Il signor Cesare ha ragione; — diss’egli. — Non dovevamo noi vederci ancora, per estendere il nostro verbale, ed anche per discutere, o per dichiararci a vicenda, se i nostri primi potevano stringersi la mano? L’ap-