Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
— 173 — |
certo discorso!... Ma non ci perdiamo in chiacchiere inutili. Qui bisogna provvedere.
— Come?
— L’uscio per cui ella è entrata, non deve più mettere al quartiere di mio nipote. Questo è l’essenziale. Che donna è la signora Duplessis? Giovane? Vecchia?
— Giovane, ed anche bella abbastanza. È una francese, come le dice il cognome.
— Bella e francese? È sicuramente una donna di spirito; — disse il Gonzaga. — Mi faccia il favore di restar qui una quindicina di minuti.
— Dove va?
— Ho da sbrigare una piccola faccenda. Non tema di nulla, per ora. Da questa parte non si apre a nessuno, e ad ogni modo in questa camera nessuno entrerà. Lasci fare a me. Quella lettera, certamente anonima, mi dà molto da pensare. Ma sono un vecchio soldato ed ho imparata la guerra delle imboscate. Astuzia per astuzia, ed agguato per agguato. —
Escito a furia, senza voler rispondere alle