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e contrito. Il conte Guidi, piantato in un angolo, aveva notato ogni cosa, le tenerezze maravigliose di Gabriella per quell’indiano baldanzoso, i discorsi infiammati, gli atti vivaci, e finalmente quel loro andar via a braccetto, come se ella si fosse legata per tutta la sera a quell’uomo. E si morse le labbra, il conte Guidi, e si torse ancora i baffi, masticando qualche cosa, che non doveva esser zucchero.