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in qualche grave discorso. Vuole che andiamo a cercarlo? —

Così dicendo, Gabriella si alzò e fece l’atto di prendere il braccio del Gonzaga.

— Con questa guida, in capo al mondo! — diss’egli.

— Ed io con lei, anche più in là; — rispose ella, appoggiandosi confidente a quel braccio che il Gonzaga le aveva finalmente profferto.

Proprio in quel punto, nella sala vicina, si attaccava sul pianoforte uno dei soliti valzer dello Strauss, e sulla soglia del salotto appariva il ballerino che sapete.

— Signorina, — diss’egli, — venivo per l’appunto a chiedere....

— Non chieda nulla, per ora; debbo far prima una presentazione; — rispose Gabriella. — Non vorrà mica dolersene?

— Oh, le pare? S’immagini: rimango a’ suoi ordini; — replicò il ballerino, inchinandosi.

Gabriella, appoggiata al braccio del Gonzaga, proseguì la sua via. Il ballerino seguitava a due passi di distanza, tutto mogio