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darsi. — La dama che ho veduta io aveva una veste color verde cupo.

— Ne siete ben certa?

— Certissima; e con una giacca di stoffa inglese ruvida... di colore amaranto scurissimo.

— Che gusto!

— Eh, non tanto cattivo, conte! Del resto, era in abito di mattina.

— Ecco dunque già tre donne che si rassomigliano; — osservò il conte Pompeo, mentre Giovanna incominciava a respirare, e mandava alla baronessa un’occhiata di riconoscenza. — La mia cioè quella di via Sallustiana, aveva il piede; la vostra di via Condotti aveva il complesso, il personale. E chi sa quante altre, Giovanna, avranno qualche cosa di voi. Ma già, ricordo di aver letto che Prassitele, quando ebbe a fare la sua Venere per i fabbricieri della chiesa di Gnido....

— Finitela, Pompeo! — disse Giovanna, interrompendolo. — Che discorsi son questi?

Pompeo rideva di gusto, poichè gli avevano levata quella spina dal cuore.