Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
— 96 — |
passando, si fermi per dire una parola gentile. Aveva il sorriso sulle labbra, la povera contessa, e, come potete immaginarvi, l’angoscia nel cuore.
— Ah, eccovi in buon punto; — disse il conte, vedendola giungere, e facendo anche lui bocca da ridere. — Avete veduta stamane la baronessa, bella e seducente come sempre, e non me ne avete detto nulla. Sapete pure, Giovanna, che io sono un adoratore della baronessa!
— So questo; — rispose la contessa continuando a sorridere; — e potete immaginarvi, Pompeo, che, se l’avessi incontrata, non avrei dimenticato di accennarvelo, e di dirvi anche il colore della sua veste. Ma sono forse escita stamane? —
Così dicendo la contessa Giovanna volgeva un’occhiata compassionevole alla baronessa Franchi dal Melle.
— O allora? — disse il conte, guardando anche lui la baronessa. Ma questa aveva avuto il tempo di pensare al rimedio.
— Allora, ecco qua; — rispose ella pronta-