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(London, printed for C. Hitch and L. Hawes, R. Boldwin, W. Johnston, W. Owen, J. Richardson, G. Keith, T. Longman, S. Crowder and co., P. Davey and B. Law, and H. Woodgate and S. Brookes, MDCCLX), il Baratti premise rispettivamente ai due volumi le due prefazioni, «bellissime», come le giudicò C. Ugoni (in continuazione a /secoli della letteratura italiana dopo il suo risorgimento di G. B. CoRNiANi, Torino, Unione tip. editr. torinese, 1855, V, 198), le quali ho creduto utile ristampare in questo volume. Tanto piú che delle parecchie edizioni, che di quel dizionario si son fatte prima e dopo la morte del Baratti tanto in Inghilterra quanto in Italia, quella sola di Londra, 1771, fu ristampa fedele dell’edizione originale; laddove in altre (ad es. quelle di Londra, 1778; di Venezia, 17S7; di Londra, 1790; di Venezia, 1795) le due prefazioni scambiarono rispettivamente il tomo, avendo i nuovi editori invertito l’ordine dei due volumi; e da altre finalmente, manipolate piú tardi con correzioni ed aggiunte (ad es. quelle di Londra, 1797; Londra, 1807; Londra, 1813; Firenze, 1816; Londra, 1824; Livorno, 1828-9; Londra, 1831; Bologna-Firenze. 1830-32; Londra, 1839; Londra, 1854; New- York, 1855; Londra, 1868), furono del tutto escluse perché giudicate ormai inopportune.
Su di esse cfr. quel poco che n’ ho detto ne’ miei Studi e ricerche, pp. 231-2.
VII
La prefazione che accompagna l’edizione di Tutte l’opere di Niccolò Machiavelli segretario e cittadino fiorentino, con una prefazione di Giuseppe Baretti (stampate per Tommaso Davies, in Londra, mdcclxxii), non fu piú ristampata integralmente; ma il Baretti stesso ne ripubblicò buona parte, con lievi ritocchi e in forma di lettere (di cui le prime tre finse «Del conte di Scarnafigi al marchese Grisella di Rosignano», e la quarta «Di Giangrisostomo Teppati a Goffredo Franzini»), nella sua Scelta di lettere familiari fatta per uso degli studiosi di lingua italiana (Londra, Nourse, 1779, t. 11, lett. xx, xxi, xxii, xxxii). E forse la ristampa fu fatta dal Baretti per dispetto di quel proposto Marco Lastri, che nelle Novelle letterarie di Firenze (n. 29 del 17 luglio 1778) aveva l’anno prima, sotto la data di Londra, biasimato aspramente il contenuto e la forma di quella prefazione (approvato