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i. lettere sul dottor biagio schiavo | 9 |
gli è andato fallito; ma tutti i tre versi sono snervati e senza grazia.
Gli altri sei versi di coda non sono cattivi: il sentimento degli ultimi tre è piacevole, e forse e senza forse (che io non voglio farmi tanto restio a dire il vero) io diceva allora una veritá sotto una metafora assai chiara.
Ecco quello che io credo mi si possa dire su questo sonetto da chi criticandolo volesse stare sulle sottigliezze; ma sentite, sentite lo Schiavo come me lo critica. Oh egli ci trova altro che versi stentati o snervati, che rime infelici e che pensieri comuni! Sentitelo, ch ’e’ mi tira pel saio e vuol parlar egli.
E quando mai per lutto o per letizia |
Che ve ne pare, amico, di questo sonetto? Che bellezza di lingua! che bei pensieri! che sode osservazioni! che puritá di sentimenti! Cancher gli venga un’altra volta: gli è uno de’ be’ sonetti che gli sieno usciti mai di quel cervellaccio! Ma facciamo di grazia anche qualche noterella a questo.