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DI MAURIZIO TURINETTI A VITTORIO AMEDEO DIDIERO 391 mente osservato in un giardino, che ha in quell’isola, a traverso il quale scorre un rigagnolo d’acqua, che gli ananassi coltivati, in quel giardino, quanto piú vicini al rigagnolo, tanto piú le venivano belli, e viceversa. Lo stesso m’ha detto un signore, amante d’orticoltura, degli ananassi che aveva nel sobborgo d’una cittá di Bengala nell’ Indie orientali, chiamata Calcutta, soggiungendomi che in quell’Indie gli ananassi salvatici sogliono abbondare dappertutto dove sono acquitrini e laghetti. L’altra scoperta, non meno semplice e non men utile di questa, fu pure cagionata da un accidente, aiutato da un istantaneo capriccio anzi che dalla forza d’un ben dedotto raziocinio. Ecco la storia di quell’accidente. Un legale qui di Londra, chiamato Gawler, mio grandissimo amico, s’ha fatta fabbricare l’anno scorso una stufa in una villetta che ha nel territorio d’una cittaduzza lontana di qui sei miglia, detta Putney. Quattro o cinque mesi dopo fabbricata e riempiuta di piante, egli osservò che la stufa abbondava d’insetti, da’ quali si dava un brutto guasto a varie di quelle piante. — Come va questo — diss’egli allo stufaiolo, — che abbiamo qui un tanto flagello d’insetti? — Il male è grande — rispose lo stufaiolo; — né ci posso trovare altro rimedio se non quello d’ andarne ammazzando il piú che posso. Ma questo è di poco giovamento, perché, all’aprire delle vetraie per dar aria alla stufa, i maladetti v’entrano immediate in molto numero e, favoriti dal calore, si propagano con una prestezza che mi dispera. — Ma — ripigliò il padrone — non si potrebbe mò liberarci da questo malanno, rendendo l’aria della stufa piú densa? — Io non sapre’ come far questo, — disse l’uomo. — Introducendovi un vapore d’acqua calda, — ripigliò il padrone. — Ho pure la gran voglia di porre qui nel muro un tubo di ferro o di latta, che parta da una caldaia piena d’acqua posta a bollire sul fuoco qui dietro. Empiendo per quel tubo la stufa del vapore che l’acqua dará, l’aria ne diverrá si grossa, che forse impedirá il respiro a tutti quest’ insetti, di modo che, vogliano o non vogliano, morranno pur tutti per non poter fiatare. — Non dispiacque allo stufaiolo l’idea; pure fece notare al padrone che quel vapore, anche