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segreto qualche po’ di fastidio ad alcuno d’essi, è quello di dover ammettere ne’ loro sinodi un deputato secolare e cattolico, nominato a tal effetto dal sovrano, onde badi che in que’ sinodi non si proponga novitá mai. Pure, a considerarla dal buon lato, quel freno è anzi un vantaggio che non un gravame pe’ valdesi, poiché cosi sono esentati dal brutto rischio di vedere la lor pace turbata da un qualche loro matto zelante, sapendosi oggimai da tutto il mondo come gli ecclesiastici d’ogni razza sono atti a tentare d’allargarsi nell’autoritá e ne’ privilegi loro, se il governo trascura per un poco di tenerli ne’ debiti limiti. Atti di violenza per convertire i valdesi al cattolicismo degli altri sudditi, è certo se ne fecero, e non pochi, ne’ crudeli tempi delle stolte controversie. Ma que’ tempi, grazie a Dio, sono passati gli è un pezzo; e v’ha molta ragione di sperare che la moda di voler violentare le menti altrui a pensare come pensa la nostra, la moda di voler ridurre ad uniformitá ogni cosa, contro la precisa intenzione di Dio che volle tutte le cose fossero diverse da tutte le altre cose; v’ha molto da sperare, dico, che quella moda non tornerá piú nel mondo, malgrado i nostri tanti frati, che vorrebbono pure, se il potessono, obbligare tutto l’universo d’avere l’intelletto fratesco. Se però un qualche valdese, o maschio o femmina, volesse di suo spontaneo volere ridursi al grembo, come sei chiamano, della santa madre Chiesa, vale a dire abbracciare la religione dominante nel resto del paese, v’ha un grande edifizio nella vicina cittá di Pinarolo, chiamato l’«ospizio de’ valdesi», nel quale quel tal valdese si potria ricovrare per essere quivi addottrinato ne’ dogmi cattolici. I valdesi, come accennai, non s’hanno a un gran pezzo tanti giorni festivi quanti n’hanno i cattolici; e gli è- bene se n’abbiano un minor numero, considerata l’asprezza e la povertá naturale delle loro montagne, che chieggono un coltivo quasimente assiduo perché somministrino il necessario ai loro abitanti. Contuttociò, ne’ giorni che sono festivi presso ai cattolici non è permesso ai valdesi di lavorare alla scoperta e in faccia al mondo, perché il cosi fare sarebbe una specie di dispregio mostrato alla religione dominante, che vuole de’ di di festa e