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le macchie, i cespugli e le siepi, i contrasti maravigliosi delle parti coltivate colle sterili, e i vari riflessi della luce quando il sole risplende, e le diverse apparenze delle nuvole quando il tempo è brutto, ed altri infiniti accidenti, somministrerebbono ad un bravo pennello delle bizzarrie molto singolari e vaghe, quanto si possa dire. In nessuna memoria, sia quanto vuol essere d’antica data, si trova che queste valli sieno mai state suddite d’altri che della casa di Savoia; e, per dare il dovuto ai valdesi, e’ furono sempre fedeli a quella casa, eccettuando un breve spazio di tempo verso la metá del secolo passato, nel quale la rabbia, o piuttosto la malinconia, del mostrarsi cristiani piú degli altri turbò molte cristiane provincie, ed in particolare le nostre povere valli. I «barbi» valdesi, cioè i loro preti, cosi chiamati con quel semplice vocabolo, che nella loro lingua suona «zii», come il suona pure in alcuni dialetti d’Italia; i barbi, dico, mutati arbitrariamente in «barbetti» dal volgo piemontese, lasciarcnsi verso la metá del passato secolo fascinare in guisa dalla bellezza del disputare intorno alle cose della religione, che ne diventarono pazzi, né piú né meno che gli abitanti delle prossime provincie di Francia. Anch’essi vollero assomigliarsi ai cristiani della Chiesa primitiva, come una goccia d’acqua s’assomiglia ad un’altra goccia d’acqua. Anch’essi vollero negare il primato fra le chiese cristiane a quella di Roma, che se l’è pur goduto incontrovertibilmente per una buona filza di secoli, rinnovellando cosi la fola della rana che voleva gonfiarsi come il bue. Si, signore: i messeri barbi vollero far sapere all’universo mondo che le loro valli non erano giammai state soggette nello spirituale alla beatitudine del papa di Roma, e non avevano mai avuto alcun superiore ecclesiastico se non i barbi loro predecessori. Veritá grame e di poca anzi di nulla importanza, quando sieno pure veritá da non si negare; e veritá certamente da non si dire con quella feroce acrimonia con cui e’ le vollero dire. Il fatto sta che due successivi duchi di Savoia, temendo forse quelle stolte controversie non facessero lor perdere le valli, antichissimo retaggio della loro casa, dovettero entrare