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bene com’io non mi lagno, non gemo, non mi sbigotto di nulla, vadano le mie faccenduole come vogliono andare. La meglio metá della mia vita, e la piú lunga, faccio conto che giá l’ho vissuta senza troppo smarrirmi di guai, di sconcerti, di traversie. Dell’altra, che rimane, monta forse il pregio ch’io me ne dia moltissimo pensiero? Certamente no. Voglia Dio quel che vuole: eccomi qui pronto e parato a ringraziarlo d’ogni cosa che mi mandi, o che la m’abbia a parer buona o che la m’abbia a parer cattiva. Quelle tante avversitá colle quali ho avuto a battagliare dalla puerizia in su, que’ pochissimi beni che m’ho avuti ne’ miei anni piú fermi: tutto è stato da me posto alla bilancia, non una ma cento volte. E che n’ho finalmente conchiuso? Che quelle avversitá non furono mali grandi e che que’ beni furono picciolissimi beni. E le condizioni altrui non ho negletto nemmanco d’esaminarle anch’esse infinite volte: e che n’ho conchiuso finalmente? Che ciascuna s’ ha pochi beni come s’ ha pochi mali, e che la differenza è molto poca, anche, verbigrazia, fra un imperadore ed un certo suo buon amico. Non hanno forse gl’imperadori i loro guaiuzzi anch’essi quanto il piú gramo uomo che sia? Non perdono anch’essi per morte quelle persone alle quali vogliono bene, se gl’imperadori voglion pur bene a qualche persona? Anch’essi invecchiano; anch’essi s’hanno talvolta duopo del medico, s’abbiano quanti beni si vogliono; anch’essi s’hanno la mente ingarbugliata alcuna volta, e forse molte, dal pensiero che debbon morire, senza poter essere certi del quando, del come e del dove. Ma, s’abbiano un subbisso di beni, come il volgo fantastica; non s’abbiano la minim’ombra di male dall’alba sino a notte, come i gonzi si dánno ad intendere: non bisogn’egli che dormano anch’essi una qualche parte delle ventiquattr’ore? E non è il piú gramo uomo eguale al piú magno imperadore, durante il tempo che se la dormono l’uno e l’altro? Orsú, signor Pelolio, non ci diamo affanno soverchio de’ mali che vengono a bistrattarci, poiché son sempre piccoli, e godianci i nostri pochi e piccoli beni in una santa quiete finché piaccia a Dio. Cosi voglio io risolutamente fare, caschimi il mondo addosso o sotto. Faccia