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piu di tutti gli altr’uomini, siete sagaci e conoscete meglio degli altri le sorgenti dalle quali diri vano i pensieri e gli affetti umani. Fate buon uso della vostra sagacitá, sposo mio poetico, e fabbricate voi dal vostro lato la felicitá mia, eh’ io mi studierò costantemente dal mio di fabbricar la vostra. Soprattutto ricordatevi che le mogli non sono tutti i di come il di delle nozze, e che in quest’orbe sublunare i beni sono sempre misti ai mali, come i mali sono sempre misti ai beni; onde, se anderete scoprendo nella moglie qualche difetto che non poteste scorgere nell’innamorata, piacciavi ricordarvi pure come nella moglie avrete altresi trovata una qualche buona qualitá, che non avevate ancora nell’innamorata scoperta. Cosi facendo e avvertendo, è assai probabile, se non del tutto sicuro, che passeremo dolcemente e allegramente insieme alcuni anni, e fors’anco tutta quanta la vita, massime se comincerete dal perdonarmi la franchezza che l’amor mio m’ha pur ora spirata, inducendomi a scrivervi questa lettera, il di cui principale scopo è quello di volervi persuaso persuasissimo ch’io non sarò la prima a porre intoppo al corso delle nostre presenti contentezze. Addio.