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vince il nostro Napoli quasimente du’ volte, sia povera d’edifízi proporzionati alla sua grandezza e alla immensitá delle ricchezze che racchiude! Se però da quello che gl’inglesi stanno di presente facendo si può trarre argomento di quanto faranno in avvenire, io sono fermamente d’opinione che, anche prima del finire di questo secolo, orneranno la loro isola con tanti grandi edilízi da porsi al paro e da vincere fors’anco l’Italia nostra. E per cianciarvi ancora un poco dell’architettura gotica, non è egli una cosa rimarchevolissima che, quando questa subentrò all’architettura greca e romana, tutta l’Europa fu contemporaneamente riempiuta fra l’ altre cose di chiese vaste e magnificentissime? Non solamente le cittá piú grandi e di maggior nome, come Parigi, Londra, Milano, Siviglia, Mosca, Lubecca, Salisburgo, Brussella e molte altre metropoli, vollero allora avere le loro cattedrali stupendamente ampie; ma sino le cittá piú piccole e le men note, come Asti, Vercelli, e Amiens e Orléans e Exeter e Litchfield e altre moltissime. Questa osservazione mi fa quasi credere favolosa la comune tradizione che i goti e gli altri popoli del norte, compresi da noi sotto il titolo generale di «barbari», sieno stati i distruggitori fra l’ altre cose di tanti e tanti maravigliosi edifizi che adornavano Roma e tant’altre parti della nostra Italia. Coni’ è possibile, dico io, che que’ popoli, da’ quali furono spesi tanti tesori nell ’ergere, dappertutto dove le loro conquiste s’estesero, tanti e tanti templi grandi e maestosi, sieno eziandio stati distruggitori de’ tanti e tanti che trovarono giá eretti? Eppure si può che la cosa fosse cosi, tanto l’uomo fu sempre un animalaccio pieno di contraddizioni! Ma lasciamo andare quest’argomento e i subiti pensieri che m’ ha destati. Oltre all’antica metropolitana, io ho qui veduta ed ammirata un’altra anticaglia, se m’è lecito di cosi chiamare il canuto e calvo padre Carlevaris, abate de’ rocchettini. Questo buon religioso, fra l’altre grandi fatiche letterarie che ha fatte nel corso della sua lunga vita, s’ ha posto insieme, e con non mediocre dispendio, un numero molto grande di materiali per formare una compiuta storia della casa di Savoia. Sua Riverenza m’ ha