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6 | giuseppe baretti |
Prima di tutto vi dico che il Riviera è ritornato tre giorni sono da Piacenza, ma ci vuole ritornar presto, e stamattina è partito per Abbiategrasso, ma sarà di ritorno dimani o posdomani, e mi dice, non potendo farlo egli, di scrivervi quando si faccia la vostra monachina, ché senza dubbio vuol venire alla funzione, non so se solo o con qualch’altro, e che perciò me ne diciate il preciso. Io mi muoio di frega di dirvi che il Vettori fiocca ogni ordinario a poesie berniesche, e me ne ha già mandato un grosso tomo, che, se piacerà a Dio di mantenerci sani e vivi, lo leggerete; io non vi vuo’ mandare cosa alcuna, perché e’ sarebbe un porvi un succhio e poi lasciarvi in sulle secche, ché ho tanto cheffare, che non mi dà l’animo di mettermi a copiare; ma quando verrà il Riviera costà vi manderò della roba, e forsi il libro in corpo e in anima, quando avrò fatta un’altra copia per lo stampatore; e voi, e la sig.ra Cecchìna, cosa state a fare? ho io ad aver niente da’ vostri mostacci? O canchita! fate pure il poltrone a Trevi, ma a Milano si rivedranno le bucce alle signorie vostre, e si rivedranno come va. Il Grazioli anco mi ha mandato un bel capitolo sopra la toppa, ma, donne, il ciel vi scampi, ché gli è un rovescio d’acqua che vi vien tutto addosso; sicché ho la chiave, il chiavistello e la toppa del Riviera, del Vettori e del mentovato Grazioli ; mi manca ancora il saliscendo per far l’opera compita; oh, bisognerà ch’io m’accomando ad un qualche poeta sbarbatello e giovinotto, ché gli adulti s’attengono alle chiavi e alle toppe, e non s’ impacciano con i saliscendoli. Il Balestrieri, che è giunto l’altro di dalla campagna, ha composto un bellissimo capitolo in lode della pazzia; oh, un micolino ve ne tocca anche a voi di questa pappa! Questo capitolo della pazzia è fatto in risposta ad uno del Passeroni, il quale n’ha poi fatto ancora un altro di risposta a cotesta pazzia, e sono, tutti e tre, tre bellissimi capitoli ; ma per altro abbiamo bel fare, bel dire, ma un Vettori gli sorpassa tutti. Oh, questo non mel posso tórre dalla fantasia; credete che e’ m’ha mandato cose divine, e tuttavia me ne manda, ed è un Berni d’oggidi, e per quanto io mi metta gli occhiali, non