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II. Fatto


     Cannatà Girolamo fu Giovanni, proprietario da Rizziconi (prov. di Reggio Cal.) avendo nello ottobre o novembre 1895, bisogno di somme per estinguere un suo debito, si rivolse a Luigi Polimeni da Palmi perchè curasse di trovare persona disposta a mutuargli la somma di lire seimila, la quale doveva servire anche per estinguere un effetto presso la Banca Agricola di Palmi portante le firme degli stessi Cannatà e Polimeni.

Per lo scopo sudetto il Cannatà affidò numero 3 cambiali in bianco, nelle quali scrisse soltanto le parole: «per avallo Girolamo Cannatà». Il Polimeni aveva l’incarico di scrivere nelle 3 cambiali la propria accettazione e di consegnare gli effetti alla persona che avrebbe sborsata la somma che poi il Polimeni dovea consegnare al Cannatà.

Questi però non ricevette alcuna somma, perchè riuscì impossibile trovare persona che volesse sborsare le lire sei mila — e passarono parecchi mesi senza che il Cannatà sapesse nulla delle cambiali da lui affidate al Polimeni in bianco.

Intanto questi aveva abusato degli effetti per trarne profitto a danno del Cannatà. Si era messo d’accordo con un suo intimo amico, con una persona di sua casa, certo Caracciolo Paolo, la-