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12 AIN ELA RISE EPSO LI ti atfollatissima di forestieri: vi è un movimento insolito e st direbbe che la guerra abbia messo il fuoco addosso a tutti. E° impressionante l’entusiasmo che regna per Tripoli: dimostrazioni continuamente; appena si sa che truppe partono per la 1nipolitania, fiumane di popolo, di gente d’ogni condizione, invadono la stazione e 1 soldati partono felici e commossi fra applausi e grida assordanti di «Viva Tripoli! Viva l Italia!». Mi sono trovato varie volte alla partenza di truppe e ti assicuro che lo spettacolo è oltremodo commovente. Il mio amico Balbo Bertone tanto ha fatto, raccomandato «al Duca d’Aosta, che è riuscito a partire per Tripoli-come secondo ujjciale d’ordinanza del generale Frugoni. Partì venerdì e 10 andar a saIntarlo alla siazione: quanto l’invidiavo! Venerdì vidi pure larrivo alla stazione ed i funerali del Duca Grazioli Lante, ufficiale di Marina, caduto ad Homs: il feretro avvollo nel tricolore fu:portato sul carro che si avviò a Campo Verano fra una folla imponente, riverente e commossa. Tante e tante cose avrei da raccontarti, cara mamma, ma credo che tu leggerai sempre i giornali e ti terrai al corrente di tutto ciò che succede. i leri fut invitato a Tor di Quinto dai tenenti istruttori; passa tutto il giorno alla scuola, montai diversi cavalli e dopo colazione facemmo un bel percorso nella campagna romana sorpassando ostacoli non 1ndifferenti. Da qualche discorso sentito dagli istruttori e dal capitano Ricci direttore del Corpo e dal colonnello Pandolfi mi è parso di poter sperare per l’anno venturo di essere chiamato a Pinerolo come allievo= istruttore, ciò che è stato sempre il mio sogno. Ma occorreranno racco. mandazioni e che quest’anno mi tenga în vista nei concorsi ippici e trovi buoni cavalli da montare, cosa non molto facile. A Sacile non mi sono annoiato: la chiamata delle reclute è stata der me interessante. In due giorni ne arrivarono più di quattronula, perciò puoi immaginare il chiasso, i canti e le sbornie: era un vero diverlimento a vedetli; eravamo a prender le reclute una ventina di ufficiali, di tutte le armi. Partimmo da Sacile con un treno militare che ne borlava 1500: per tutto il viaggio abbiamo avuto dietro un concerto indimenticabile, che tu non potrai immaginare perchè non har mai visto un treno di reclute. Tutti quei veneti sono bravi ragazzi, robustissimi, allegri ma rispettosi, hanno un solo difetto: bevono troppo. La parola d’ordine era: «Viva Tripulì» come gridavano loro. Avrai letto dei due ufficiali di cavalleria caduti a Tripoli: onore per la nostra Arma. Abbiamo avuto notizie precise sulla loro morte er01CA. Quando una colonna di parecchie centinata di arabi avevano sor