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Il figliuol maggiore di leggero s’accorse del fatto, ed ancora che il disonesto vivere del padre gli dispiacesse, tuttavia non ardiva in cosa alcuna contristarlo. Era la contadinella piú baldanzosa che non se le conveniva, ed avendo giá provato con che corno gli uomini vadano a caccia, e sentendo che il vecchio a la lena non reggeva e che di rado poteva cacciare, cosa che a lei punto non piaceva perché averebbe voluto di continuo stare in essercizio, pose gli occhi a dosso al giovine, a ciò che dove il padre mancava, il figliuolo supplisse. Era il giovine assai bello, e a lei pareva pure che fosse di miglior lena che il padre non era, il quale piú tosto la invitava al piacer de la caccia che non le sodisfaceva. Il perché piú di giorno in giorno sovra di lui facendo disegno, di lui senza misura s’accese. Avvenne un dí che, essendo il vecchio fuor di casa, la contadinella, impaziente de l’amore che al giovine portava, il quale alora si vedeva innanzi, parendole d’aver commoditá per far quanto ne l’animo le cadeva, a lui s’accostò e in presenza d’una fantesca sua parente, che in casa aveva fatto venire e a cui ella teneva molta credenza, aperse tutto il suo core, pregandolo molto affettuosamente che di lei volesse aver compassione. La fantesca medesimamente a compiacerle lo essortava. Egli, udendo cosí scelerata domanda, con un mal viso a lei rivolto, le disse la maggior villania che a ribalda femina dir si potesse, minacciandole poi tutte due che, se mai piú di tal poltroneria gli parlavano, egli il tutto direbbe al padre. E con questo si partí di casa, lasciando le due triste femine poco consolate. Ma per questa repulsa non cessò la libidinosa e malvagia femina di stimolarlo: ogni volta che agio n’aveva, con lacrime e focosi sospiri lo pregava e ripregava che di lei volesse aver compassione. Il giovine, che era da bene e costumato, mai non le volle prestar udienza, ed ancor che la minacciasse d’accusarla al padre, non però lo faceva, per non dargli affanno, ma sforzavasi quanto gli era possibile di non lasciarsi trovar solo. Ella, poi che tante e tante volte si vide sprezzata, cangiò l’amore in odio crudelissimo, e con la ribalda fante consegliatasi ed ordinato seco quanto voleva che al vecchio si dicesse, attese un dí che il vecchio a casa se ne veniva, e con gli occhi di lacrime pregni, mostrandosi tutta di mala voglia, in camera in compagnia de la fante se ne stava. Venuto il messere a casa e di lungo in camera entrato, trovò la sua femina tutta di mala voglia e la fante che pareva che volesse piangere. Egli, che piú che se stesso amava la giovane veggendola cosí malinconica, amorevolmente le domandò