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guardatura da le loro innamorate, subito ne fanno la grida per le chiese e per le piazze, ella vuole isperimentare la vostra constanzia e segretezza e fede. Vuole poi che di notte vi troviate con lei, ma di maniera che voi non la possiate nè vedere nè conoscere. Per questo la notte che viene, piacendovi, voi vi ritroverete, tra le tre e quattro ore de la notte, al tale cantone de la contrada, e io mascherato verrò per voi. Voi, se vi pare, potrete essere armato di quella sorte di arme che vi aggradirà. Come io giunga, vi porrò uno cappuccio in capo, perchè non possiate vedere ove io vi conduca. Ben vi assicuro che non vi bisogna temere di inganno veruno, perchè io vi metterò a lato la più gentile e la più bella giovane di Lombardia. Pensatevi bene sopra, e fate voi. – Detto questo, il balio si partì e andò per vie disusate a casa. Rimase il giovane con mille pensieri ne la mente, tutto confuso, e non sapeva imaginarsi ciò che fare si devesse in cotale caso, dicendo tra sè: – Che so io che alcuno mio nemico non sia, che sotto questa èsca non abbia posto il veleno e mi voglia farmi condurre come uno semplice castrone al macello? Ma io, che mi sappia, non ho nemico veruno, non avendo mai offesa persona nè grande nè picciola. Io non posso imaginarmi chi possa essere colui che debbia bramare il sangue mio. E chi meco ha parlato, mi ha detto che io, se voglio, posso andare bene armato. Ancora che io di armi sia fornito, se sarò incappucciato, come potrò vedere chi mi vorrà offendere? Chi udì mai più una tale novella, che una donna fusse ardentemente innamorata di uno e non volesse essere da lui veduta? Che so io, se pensando abbracciar una delicata e morbida giovane, non mi ritrovi in braccio di alcuna poltrona e male netta meretrice, che del corpo suo, prodiga, abbia indifferentemente fatto copia a quanti mascalzoni e facchini ci sono in la città? Potria anco essere alcuna piena di male francese, che mi desse la sua livvrea e tenermi storpiato tutta la vita mia, onde io non sarei mai più uomo. – Con questi e altri pensieri, andava tra sè discorrendo il giovane tutto ciò che avenire potrebbe, e sino a la notte altro non fece che farneticare, non si sapendo risolvere. Cenò egli a le due ore, ma poco poco mangiò, tuttavia pensando su ciò che fare devesse. Deliberatosi a la fine di mettersi a la prova di questa impresa, a le tre ore, armatosi, se ne andò a l’assignato luoco. Nè guari quivi stette, che il balio, secondo l’ordine posto, vi arrivò, e salutatolo li pose il cappuccio in capo. Poi li disse: – Signore, appigliatevi a la mia veste di dietro con una mano e seguitatemi. – Andò poi per diverse strade in qua e in là, tornando talora indietro e spesso