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casa nobilissima di Savoia, secondo che qui in Pinaruolo narrò il signor Tristano di Monino, descritta, quella vi mando, persuadendomi quella devervi esservi cara, sì perchè madama Aloisa vostra onorata madre da la stirpe di Savoia è discesa, e altresì avendola narrata monsignor Monino vostro criato. Egli a la presenza di molti signori quella disse, quando io per commissione de l’illustrissimo signor conte Guido Rangone, luogotenente del re cristianissimo in Italia, a esso monsignor di Monino feci il privilegio de la terra di Vigone. Essa adunque Origine a lo reale nome vostro dedicata vi mando e dono; e dopo con ogni umilità essermi a la vostra buona grazia raccomandato, vi baccio le reali mani. Feliciti nostro signore Iddio ogni vostro desire.

NOVELLA XIX


La origine de la nobilissima casa di Savoia, che da stirpe imperiale discese.


Narrano le antiche cronache de la nobilissima casa de li prencipi de la Sassonia e de le genealogie di quelli che da essa sono discesi, come tenendo la monarchia de l’imperio occidentale Ottone, di questo nome terzo imperadore, il cui padre e avolo furono imperadori, che egli ebbe uno fratello chiamato Ugo, al quale donò il ducato de la Sassonia. Prese Ugo moglie, de la quale in breve tempo ebbe tre figliuoli mascoli, Federico, Ulrico e Beraldo, li quali essendo ancora fanciulli, il padre loro passò di questa vita a l’altra. Il perchè li tre figliuoli rimasero sotto l’amministrazione e cura de l’imperadore, loro amorevole zio; il quale non solamente con diligenzia li fece nodrire, ma creato Federico, il primogenito, duca di Sassonia, attese con mirabile cura a fargli imparare lettere e tutti quegli onesti esercizii e mestieri de l’armi che a ogni bono e generoso principe convengono. E perchè egli de la sua mogliere non aveva figliuoli, teneva cotesti tre suoi nipoti e li trattava come suoi proprii figliuoli carissimi. Si facevano ogni dì li giovanetti prattichi in quegli esercizii che loro erano insegnati, e con grandissimo piacere de l’imperadore andavano di bene in meglio. Ma sopra tutti Beraldo era quello che in ogni cosa avanzava li suoi fratelli, e reusciva meravigliosamente pieno di ogni buono costume, ammaestrato e dotto in varie scienze e in ogni altra bella e onorata dote, conveniente a qual si possa dipignere più perfetto e vero prencipe, di modo che l’imperadore