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stracca, si fermò per riposare e ristorarsi. Ma ecco che, fore di ogni speranza, mentre che questa a Siviglia soggiorna e con desiderio grandissimo è dal re aspettata, la prima moglie Violante si scoperse gravida. A questo aviso si trovò il re Alfonso insiememente lieto e dolente. Allegro era che Violante fosse gravida, perchè molto l’amava; di estrema poi doglia trafitto si sentiva e pieno di travaglio e noiosi pensieri, non sapendo come buonamente con questa altra governarsi. Così, trovandosi da diversi pensieri combattuto, e non veggendo il modo di risolversi, stava molto maninconico. Aveva esso Alfonso uno fratello nominato Filippo, il quale era abbate de la abbadia de la Valle Solida ed eletto vescovo de la città di Siviglia. Filippo, veggiendo il mordace affanno che il re Alfonso suo fratello affliggeva, e conoscendo la vera cagione di quello, e non li piacendo forse troppo portar il rochetto e la chierica in capo, si offerse prendere Cristierna per moglie, perchè ancora non aveva ordine sacro alcuno. Onde con lo consentimento del re de la Dacia sposò per legittima sposa Cristierna, avendo prima rinonziato tutti li benefici suoi ecclesiastici. Si fecero le nozze con grandissima solennità, e il re donò in dote a la sposa una città con molte castella, oltra la dote che il re suo padre data le aveva. A Filippo poi donò uno bellissimo stato di alcune città, e lo fece il primo e più ricco e gran barone di tutti li suoi regni. Indi riprese la sua cara moglie Violante, con la quale ebbe molti figliuoli e anco figliuole. Il primo figliuolo che Violante partorì, fu nominato Sanzio quarto, che poi fu al padre empio, crudele e ingratissimo, come intenderete. Questo Alfonso decimo, per dirvene ancora diece parole, fu uomo studiosissimo e di gran fama cerca le scienzie matematice, e massimamente riportò infinita lode ne la astrologia, di modo che communemente da tutti per eccellenzia si dimandava «l’astrologo». In questa scienzia astrologica compose egli de li movimenti de li cieli e de le stelle una bellissima opera, che si dimanda dagli studiosi di quella arte Li canoni o siano le tavole alfonsine. Scrisse anco l’istoria de le cose fatte dal principio del mondo sino a li suoi tempi, che gli spagnuoli appellano l'Istoria generale. Scrisse anco sette libri, insegnando il modo del vivere a li suoi popoli, acciò che ciascuno sapesse come civilemente e religiosamente governarsi. Liberò il regno di Murcia da le mani de li sarraceni, e vi introdusse molte colonie di cristiani. Fu Alfonso eletto dagli elettori de l’imperio re de’ romani, o sia imperadore, per opponerlo a Riccardo re di Inghilterra, che con forza di denari avea corrotti alcuni elettori de l’