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Accorto avedimento di una fantesca a liberare
la padrona e l’innamorato di quella da la morte.
Fu in Anversa, e forse ancora ci è, uno che era stato lungo tempo su le guerre che questi anni fatte si sono e ancora si fanno; il quale, per essere stato molto prode uomo ne l’arme, era assai adoperato da li suoi capitani con carichi onorevoli, e massimamente dal conte Burra, che li voleva grandissimo bene. Egli seppe sì fattamente menar le mani, come si fa, su gli alloggiamenti, che sempre tre e quattro ne aveva, che mise insieme buona quantità di danari; onde si deliberò lasciar il soldo e farsi mercatante. Egli era uomo di buono ingegno e, essendo da fanciullo dimorato alcuni anni in Anversa con uno grande mercatante, aveva assai del mestiero mercantile appreso. Cominciò dunque a mercantare, e veggendo che in poco di tempo aveva fatto gran profitto, non contento di ciò che in Anversa trafficava, pose uno suo fattore a Bruscelles e li diede buona somma di danari, acciò li maneggiasse e ne traesse più profitto che si potesse, con quei mezzi che sanno adoperare li mercatanti. Aveva egli in consuetudine ogni sabato, per via del flusso e reflusso de l’Oceano, navigare a Bruscelles e, veduti li conti del suo fattore, tornarsene la domenica a buona ora in Anversa. Prese costui una bellissima giovane per moglie con assai buona e ricca dote. La giovane era forte bella, e forse in Anversa, ove sono pure di vaghe e belle donne assai, non vi era la pareglia di beltà. Di lei uno mercante fiorentino, uomo di trenta anni o trenta uno si innamorò e cominciò farle la corte. Ma cosa che egli si facesse nulla di profitto li recava, perchè la giovane non voleva intendere cosa che egli ricercasse da lei. Del che il mercante fiorentino si trovava mezzo disperato, e quanto più era da la donna rifiutato, tanto più parea che l’amore in lui verso lei si infiammasse, e egli più si inanimasse a seguire l’impresa. A la fine ebbe modo con san Gioanni bocca d’oro di corrompere la fante de la donna, la quale fante seppe si ben dire e fare e con tante efficaci ragioni persuadere la madonna, che ella si piegò ad amare il fiorentino. E in vero il toscano era assai più bello giovane e più amabile che non era il fiammengo, che innanzi che no teneva uno poco del mal netto. Il perchè vennero a la fine in questa conchiusione: che come il marito andasse a Bruscelles,