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argomenti sgannarne e farne capaci che non morisse e che tu sia il vero Baldoino già imperadore di Constantinopoli, perchè a noi non potrebbe avenire cosa più grata, più lieta e di maggior contentezza che conoscere chiaro che noi abbiamo pianto quello Baldoino fora di proposito, che in vero quanto padre amavamo e onoravamo. Ma attendi e rispondi a ciò che noi t’interrogaremo, chè forse questo nostro quesito adesso ti renderà testimonio e giudice in tanto importante negozio e sgannerà il mondo cerca li casi tuoi. Orsù, rispondeci: chi fu che ti investì del feudo de la Fiandra, e con quali condizioni fusti fatto feudatario di sì onorata provincia? in che luogo ricevesti il feudo? a quale tempo? chi ti portò li reali privilegi? quali furono li testimoni? chi ti fece cavaliere aurato e ti pose gli speroni? quale fu la madama che prendesti per moglie? chi condusse questo tuo matrimonio? ove si fecero le nozze? che solennità? che feste? che bagordi? Tutte queste cose il vero Baldoino mio zio saperia molto ordinatamente dire. Che pensi? che strani movimenti sono quelli che fai? – Il povero, che come il corbo voleva vestirsi de le belle piume del pavone, ansando e sospirando, si storceva nè sapeva a cosa veruna, che il re interrogato l’avesse, dare risposta. Il re li replicò che rispondesse, dicendogli: – E come ti sono già queste cose uscite di mente? – Vòlto poi il re a li circostanti: – Eccovi, – disse, – come più tosto il bugiardo si giunge che non fa il zoppo, perchè le bugie hanno corti li piedi. Questo tristo uomo non solamente vacilla e si cangia di colore, ma non sa dire uno motto. Io ti prometto, truffatore che tu sei, che se non ti avesse assicurato col mio salvocondutto, che io ti farei dare tale gastigo quale la tua temeraria presonzione e le tue menzogne mertano. – La contessa avertita del successo, come il ribaldo fu in Annonia, subito fu da la giusticia con alcuni de li suoi seguaci, che seco erano, preso; e fatto il processo e confessato che non era Baldoino, fu vituperosamente impiccato, e seco molti de li suoi. La contessa poi destramente oggi uno, dimane dui faceva pigliare di quelli che avevano il falso Baldoino seguitato e favorito; di modo che in poco tempo si levò dinanzi dagli occhi tutti quelli che li erano stati contrarii. E cotal fu la fine del bugiardo.
Il Bandello al magnifico e valoroso cavaliere
il signor Aloise Gonzaga salute