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ad ogni di lui domanda. Cosí montarono a cavallo e andarono fuori de la giurisdizione de la Rocella, dove il fiorentino mandò uno con sue lettere a l’amico che aveva il cavallo e la valige, e cosí riebbe il tutto. Questo era avvenuto di circa dui anni innanzi che egli andasse a Santes per riscuoter i mille ducati, e non aveva ancora pagati i dieci ducati presi in prestito. V’ho fatta questa poca narrazione, perché viene molto al proposito di quanto sono per narrarvi. Chimerizzando adunque il vecchio, e pensando mille cautele e modi per ischifare il pagamento in cosí poco tempo, gli venne in mente la cedola del giovine, e con il mezzo di quella pensò di prevalersi e fargli un’alta beffa. Ma, come si suol dire, una ne pensa il ghiotto e l’altra il tavernaro. Arrivato Gian Battista a Santes, andò al suo solito albergo, ove, prese le sue cedule, cominciò a parlare con i debitori del suo maestro e pregargli a voler metter ad ordine i devuti danari, a ciò che non avesse poi cagione di perder tempo ed intertenersi piú del dovere a Santes. Ritrovò anco il vecchio zoppo e gli disse il medesimo; dal quale ebbe buone parole. Ma il ribaldo vecchio, che aveva fatto conto senza l’oste, s’aveva imaginato, per vigore de la cedula dei dieci ducati prestati fuori de la Rocella a Giovan Battista, farlo da la giustizia sostenere, non ad altro fine se non per menar il pagamento dei mille ducati piú in lungo che poteva. Sperava anco ridurre la cosa dal civile al criminale, e con questo trascorrere cinque o sette mesi senza pagare. Andò adunque al luogotenente de la cittá e gli disse che erano passati circa dui anni che egli aveva prestati alcuni danari ad un giovine italiano e che ancora non era stato pagato; ma che ora, essendo esso debitore ne la cittá, lo pregava a dargli alcuni dei sergenti de la corte per farlo ritenere, allegandolo straniero e fuggitivo, e le mostrò la cedola. Il luogotenente, che era grande amico del zoppo, senza altrimenti considerar il tinore de la cedola, gli concesse la presa del corpo del giovine, senza far menzione de la quantitá dei danari, ma che per debiti fosse preso come straniero e fuggitivo. Avuto cotal mandato, il vecchio prese sei sergenti e loro consegnò lo scritto, e gli mostrò il giovine che voleva che mettessero prigione. Per esser stato Gian Battista lungo tempo in Santes in diverse volte, era da tutti assai ben conosciuto e si sapeva per tutto che egli era animoso e gagliardo, e che l’arme gli stavano benissimo in mano, essendosi alcuna volta ritrovato in qualche mischia di notte e di giorno, ove valorosamente s’era diportato e reso di sé buonissimo conto.