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che molto giá amava, il re a la presenza di tutti gli disse: – Colpeper, io vo’ che tu ti contenti per ora di trovar un’altra donna che io ti saperò far avere, perché io voglio questa per mia moglie. – Che poteva fare il povero sposo? Il re alora publicamente per sua la sposò. Nondimeno rimase tra i dui primi sposi una certa affezione che gli condusse a giacersi insieme. Ed usando meno che cautamente la pratica loro, furono veduti nascostamente basciarsi lascivamente insieme; il che fu cagione che furono presi e morti, come giá vi s’è detto. Ora avvenne che un dí una donna vedova, che era stata moglie d’un cavaliero, avendo lite con i parenti di suo marito, e non possendo conseguire la possessione dei suoi beni, avendo tentate molte vie, fu consigliata che, pigliata l’opportunitá, si presentasse al re ed umilmente gli chiedesse giustizia. Il che ella fece, perciò che, da alcuni suoi parenti accompagnata, entrò in sala del re, aspettando che egli di camera uscisse; al quale come egli fu uscito, la donna si fece innanzi ed inginocchiata gli porse la supplicazione, ed anco a bocca gli disse piangendo parte del suo bisogno. Il re, udita la vedova, le commise che dopo il desinare ritornasse, ché la spedirebbe in bene. Tornò ella subito dopo il desinare al re. Egli, vedutala e considerata, le disse: – Madonna, noi vi vorremo dar marito, se vi piacesse. – Era la donna d’etá di circa trentacinque anni, la quale, udendo ciò che il re diceva, rispose: – Sire, io vorrei prima ricuperar i miei beni ed assettare le cose de la mia dote, perché mi crederei che facendo questo, se poi mi volessi maritare, che non mi devesse mancar partito al grado mio convenevole. – Sta bene, – soggiunse il re; – questo è ben ragione. Ma noi vi daremo uno che con poca fatica vi aiterá a far tutto quello che voi dite. – Sia come vi piace, – rispose alora la donna. In questo il re si fece dar la mano e le disse: – Se voi volete, io intendo esser il vostro marito; e perché non diamo indugio a la cosa, andiamo a la chiesa e lá io vi sposerò per mia moglie. – E cosí di brigata con tutta la corte andarono a la chiesa, ove egli la prese e sposò in presenza del suo popolo per moglie, e cosí anche la tiene. Vero è che si dice che tiene de l’altre pratiche di donne, e che quasi ogni quindeci dí va a trovar quella di Cleves e seco dui e tre dí molto domesticamente dimora. Tale adunque è la vita d’Enrico ottavo re d’Inghilterra, per quanto appertiene a le donne e a la religione cristiana.