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vostro fratello, ma anco al vostro diligente Bavasero la mostriate, se egli piú di me si ricorda, che pure era solito esser ognora di me ricordevole. State sano.Novella LVII

Un dottore vecchio si marita, e la moglie con uno scolare
si dá buon tempo mentre il dottore attende a studiare.


Non sono, per mio giudicio, inutili né da essere sprezzati questi ragionamenti che qui ragionati si sono, e veramente la conchiusione è non solamente vera ma divina. Ché in effetto, se le cose che fanno le giovani donne, quando s’abbattono aver marito vecchio, si sapessero e venissero in luce, si vederebbe che il piú d’essi vecchi rimbambiti, anzi pur quasi tutti, se ne passano in Cornovaglia senza partirsi da casa. Ed io per me non saperei che castigo darne a le povere donne: non che voglia dire che facciano bene, ché non lo fanno, ma perché mi pare che il peccato loro sia degno di compassione e perdono. Maggior castigo crederei io che meritassero i parenti che una fanciulla dánno ad un vecchio per moglie; ma piú di tutti merita il vecchio le catene e i ceppi, e quasi che dissi ancora la mannara e le croci, ché, veggendosi inabile ad essercitare il matrimonio, prende a contentar una giovane che straccherebbe dieci valorosi uomini. E nondimeno pare che quanto piú alcuni sono riputati saggi ed arche di prudenza, tanto piú incappino in questo labirinto, come con una mia novelletta che intendo di narrarvi potrete di leggero conoscere. Vi dico adunque che in una cittá d’Italia, ove ordinariamente fiorisce lo studio de le buone lettere, cosí d’umanitá come di filosofia, e de le divine ed umane leggi, cittá assai copiosa di belle e piacevoli donne, che di rado sogliono pascersi di lagrime né di sospiri degli amanti, fu, non ha molti anni, un dottor di leggi canoniche e cesaree molto famoso. Questi, essendo stato adoperato in molte legazioni, e di continovo riuscito con onore ed utile, ebbe ne la patria sua una ventura publica di ragion civile con onesto salario. E perché in effetto egli era dotto e con buona grazia leggeva, e molto umanamente accoglieva gli scolari, la sua scola era piú de l’altre frequentata, di modo che aveva sempre grandissimo numero d’auditori. Ora, passando giá messer lo dottore cinquanta anni ed essendo ricco, temendo forse non a la sua ampia ereditá mancassero eredi, entrò nel pecoreccio di prender moglie, e non