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e gentile eroina la signora Margarita Pelletta e Tizzona contessa di Deciana.
I vostri bellissimi madrigali che mandati m’avete per mano del signor conte Ercole Roscone, fatti da voi in lode de la meravigliosa ed incredibile bellezza e de l’altre divine doti de la non mai a pieno lodata eroina, la signora Giulia Gonzaga e Colonna, ho io così volentieri ricevuti e letti, come cosa che mi fosse potuta venir a le mani in questi giorni. Gli ho, dico, con mio inestimabil piacere letti e riletti più e più volte, sì perchè sono parti del vostro sublime ingegno, ch’io onoro, riverisco ed insiememente ammiro come cosa rara del secolo nostro, per le rare doti che in voi come fiammeggianti stelle risplendono in ogni azione vostra, e sì anco perchè sono belli, candidi, dolci, eleganti e molto tersi e pieni d’una soave facondia nativa e pura, senza veruna affettazione. Mi sono oltra ciò stati non mezzanamente cari, perchè parlano di quella eccellente signora che oggidì con l’ali de la chiara fama tanto in alto vola e sì famosa per ogni clima si dimostra, che tutti gli elevati ingegni de la nostra età, che alquanto abbiano poste e bagnate le labra nel fonte pegaseo, vi s’affaticano a celebrarla, non per accrescerle alcuna loda o agumentar i veri onori di lei, i quali non possono per gli altrui scritti, quantunque dotti ed artificiosissimi, più crescere di quello che sono, nè per biasimo de’ malevoli sminuirsi; ma perchè gli scritti loro e poemi dal nome di quella, che sempre è glorioso, ricevano pregio e gloria. Io ho essi madrigali, sì come per vostre lettere m’imponeste, mandati a Fondi, e gli ho dati ad un fidato messo del signor Cesare Fieramosca, che egli mandò questi dì a Capoa al signor Federico suo fratello. Esso signor Cesare in mia presenza comandò al suo uomo che come fosse a Fondi, subito presentasse le vostre lettere e madrigali a la signora Giulia, a la quale anco egli ha scritto di sua mano una lunga lettera in commendazione vostra con quel suo dire militare. Io mi fo a credere e porto ferma openione che quando essa signora Giulia vederà i vostri madrigali, – nè può molto tardare che il messo non arrivi a Fondi, – essendo quella gentilissima e giudiciosa eroina che è e da tutto