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scolare nelle leggi e oggi dottore in Milano famosissimo, che sedeva suso uno scanno di rimpetto al pergamo, essendo fastidito dalle inutili e indiscrete ciance del frate e forse dubitando che non lo volesse metter sopra od almeno a paro della santa Trinità, levandosi in piedi, preso lo scanno con due mani e in alto levandolo, disse sì forte che fu da tutto il popolo udito: – Padre mio, di grazia, non v’affaticate più in cercar seggio a san Francesco. Eccovi il mio scanno: mettetelo qui su e potrà sedere, chè io me ne vo. – E partendosi, fu cagione che ciascuno si levò e il popolo di chiesa si partì. Onde fu mestieri che il feltrino, senza trovar luogo al suo santo, se ne dismontasse del pergamo e tutto confuso a San Giacomo se ne ritornasse. Onde si vuol ben considerare ciò che in pergamo l’uomo dice, a ciò che l’indiscrete predicazioni non facciano venir in deriso il verbo di Dio.


Il Bandello al molto illustre signore Gianlodovico Pallavicino marchese.


Andando io questo settembre prossimamente passato a Bargone, castello del signor Manfredo vostro fratello, per alcuni affari che m’occorrevano negoziare con la signora Ginevra Bentivoglia vostra cognata, capitai non so come a Cortemaggiore, passando di luogo, non sapendo ancora ove io mi fossi. E volendo ad uno paesano domandar il nome del luogo, voi in quello arrivaste venendo da la caccia, nè voleste che più innanzi io cavalcassi. E non bastandovi tenermi quel giorno vosco in rocca, mi vi teneste cinque dì continovi, facendomi quelle carezze che non ad un par mio, vostro antico domestico e servidore, ma che sarebbero state assai ad ogni gentiluomo gran signore. Nè io ora voglio raccontar le sorti dei piaceri, dei trastulli e dei giuochi che si fecero con soddisfazione e piacer di tutti. E perchè ne le case e corti dei signori ci sono sempre diversi ingegni d’uomini e tutti non ponno esser sagaci e avveduti, il vostro che altri Polito e altri chiamano Mosca, (che mi pare che si deverebbe chiamar più tosto «ragno», perchè ha le gambe sottili e lunghe e va sempre in punta di piedi), ci diede più volte materia di ridere perchè, non si volendo veder un minimo peluzzo