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il quale mai non s’era, da che ne la cassa si chiuse, mosso, si volle metter su un gallone e, con le mani toccando, trovò certe cose, in tela avviluppate, esser ne la cassa; ma non volle cercare ciò che si fosse, attendendo ad acconciarsi di maniera che con men doglia che fosse possibile si morisse. Aveva, come si è detto, la cassa certi spiragli; ma perchè il sepolcro era mal turato, ancora che un poco d’aria entrasse, nondimeno egli sentiva ingrossarsi il fiato, ed il puzzo v’era grande di quello umido de la sepoltura. Ora Iddio, più pietoso verso Pandolfo che egli di se stesso stato non era, a la salute di lui in questo modo provide. Aveva un nipote del marito de la morta donna inteso da la fante come tutte le preziose cose di quella erano ne la cassa che con lei deveva sepellirsi. Il perchè, dopo finiti i funerali, trovò dui suoi compagni e loro scoperse quanto intendeva di fare, i quali dissero che erano presti ad accompagnarlo; onde d’una pezza innanzi che i frati levassero a matutino, ebbero modo d’entrare nel convento e poi ne la chiesa, ove entrati e trovato che la pietra sovra il buco non era fermata, quella di leggero dal suo luogo smossero. Questo sentendo Pandolfo, che era mezzo soffocato, e dirittamente imaginandosi il fatto come stava, si confortò tutto. Levata via la pietra, il nipote del marito con uno dei compagni entrò ne la sepoltura e con certi ingegni che recati avevano subito la cassa apersero. Come Pandolfo sentì la chiavatura rotta, saltò con gran furore su, scotendosi con fierezza e urlando stranamente, di maniera che i dui giovini che erano dentro entrati si gettarono in un tratto fuori, e quanto le gambe gli puoterono portare, dietro a quello che di sovra era rimaso e via smarrito fuggiva, se ne fuggirono. Veggendosi poi Pandolfo in libertà, quanto in così alta ventura si ritrovasse lieto, pensilo ciascuno. Egli uscì del sepolcro e, presa una torchia di quelle che si accendeno quando il sacerdote leva il corpo di Cristo, rientrò dentro e volle veder la sua donna morta. Bramando poi sapere che cose fossero ne la cassa, ritrovò tutte l’anella e catene d’oro de la donna' 'con assai buona somma di danari. Egli si pigliò il tutto e uscì fuori, e con un palo che quivi era, avendo prima riserrata la cassa, ritornò la pietra sul buco come prima era, e de la chiesa e del convento dei frati per via de l’orto uscito, a casa se n’andò, ove molti dì senza lasciarsi vedere stette, parendogli d’esser tuttavia sepellito. Io porto ben ferma openione che se egli poi s’innamorò di donna alcuna, che divenisse di maniera saggio che a simili rischi più non si lasciasse accogliere. Chè in vero non sono