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errato e che ella cercava lo scolare parmegiano e non lui; ma per intendere che maneggi fossero questi, finse d’esser quello. La messaggera, chè lo vide ben membruto e chè le seppe dire che si nomava Berlinghiero, si credette fermamente che egli fosse quello a cui era mandata, e gli disse: – La vostra cugina madonna Bianca vi si raccomanda per mille volte, e vi prega ben caldamente che oggi per ogni modo, là circa le diciotto ore, vi troviate ne la contrada dei Servi in casa d’una mia figliuola, ove ella si troverà come sia finito un battesimo al quale ella è invitata. Ella vi vuol parlar di cose che fin a l’anima le importano, chè vi so dire, figliuol mio, che la poverella ha pur troppo che fare con quel suo marito, che è fastidioso più che non sono le mosche a mezza state. Ma avvertite che bisogna che voi facciate una lettera, che paia che venga da Castello San Pietro ove sta mio figliuolo, che la scriva a sua sorella. Rimanetevi in pace. – Andate, – rispose Lione, – madre mia, e dite a mia cugina che io senza fallo ci sarò a l’ora che ella mi manda, e che stia di buona voglia, chè io metterò bene, se ella vuole, rimedio al tutto. – Partì la messaggera, e Lione, varie cose tra sè ravvolgendo, restò. Pensava che la donna avesse ordine con il parmegiano di trovarsi in quella casa e che quivi con lui si pigliasse amorosamente piacere, e che questa non fosse la prima volta che si fossero trovati insieme, di modo che di gelosia tutto si sentiva morire. Pensava anco che forse ella avesse bisogno di qualche cosa, e che perciò facesse ricercar il parmegiano. Da l’altra parte poi non sapeva che imaginarsi onde venisse che ella in casa non gli parlasse, praticando egli quivi come parente; e su questo faceva mille pensieri, venendogli anco in fantasia che forse il marito s’era avveduto del parentado finto. Ora insomma, non si sapendo al vero apporre, si lambiccava il cervello e faceva mille castella ne l’aria. Egli fece la lettera secondo la instruzione de la vecchia, e, venuta l’ora, si partì di casa, e, per non lasciarsi vedere, ordinò ad un suo compagno, che Petronio Mamolo aveva nome, che mettesse mente, quando la donna partisse di chiesa, in qual casa ella entrasse, e notasse bene la porta. Il Mamolo fece l’ufficio diligentemente, e vide che il parmegiano seguiva dietro a la donna passo passo. Erano sotto un portico, quando il Mamolo vide entrare in una casa la donna, ma non s’avvide se il parmegiano entrasse o no, che gli uscì di vista non so come, perchè s’era per una strada rivoltato. Lione, che dal luogo ove s’era appiattato aveva veduto uscir le donne dal battesimo, si mise andar verso il luogo ove la donna