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che aveva menato seco Garbuglio buffone, che da tutte le donne di Bologna era conosciuto e tenuto caro per le sue piacevolezze. Si salutarono insieme e si domandarono ove s’andava. Lione disse che, imaginandosi che in casa de la sposa si ballasse, ci era venuto per passar il tempo a veder la festa. Altro tanto ne disse lo scolare. E così se n’andarono ragionando verso la casa de la sposa, ove giunti, e non si sentendo nè suoni nè balli, disse il parmegiano: – Che faremo noi se qui, a quello che si sente, non è segno alcuno di festa? – Noi la faremo, non dubitate, bene, – rispose Garbuglio; – lasciate pur guidar la barca a me. Dite voi che avete voglia di bere, e non vi curate del resto. – Era quivi vicino un buon uomo su l’uscio di casa sua, al quale Garbuglio domandò s’aveva conoscenza in casa' 'de la sposa. – Io ci sono domestico, – rispose egli: – volete voi covelle? – Oh! – soggiunse Garbuglio, – questi dui gentiluomini questa matina hanno mangiato dei vostri salziccioni bolognesi e si muoiono di sete. Per questo vedi di farci dar da bere, chè anco io, se bene non ho mangiato salami, berò bene un tratto e voterò anco il bicchiero. – Volete voi bere, gentiluomini? – disse il bolognese. Al quale essi risposero di sì. – Venite adunque meco, – soggiunse il buon uomo, e tutti tre gli condusse in casa de la sposa in sala, ove a punto si beveva. Come le donne videro Garbuglio, tutte lo cominciarono a pregare che volesse trovar un liuto e sonare, chè ballariano. A le quali Garbuglio disse: – Madonne, io vo’ prima metter il becco in molle, e poi sonerò ciò che vorrete. – Fu dato da bere ai dui giovini ed al buffone, il quale, sendosi trovato un liuto, cominciò a sonare, e così la festa si mise a l’ordine. Ballò il primo ballo il parmegiano con madonna Bianca, ma poco o nulla ragionarono. Lione stette sempre a sedere, vagheggiando quanto più onestamente poteva la sua innamorata, la quale, veggendo dui suoi amanti insieme, non fece nè a l’uno nè a l’altro molto buon viso. Ora poi che Garbuglio ebbe sonato quattro o sei balletti, mise giù il liuto e si finì la festa, e gli uomini si partirono. Il parmegiano, veggendo che non poteva parlare a suo agio con madonna Bianca, e che anco mandarle messi era difficil cosa, non sapeva che si fare. Intendendo poi che ella era figliuola d’un parmegiano che già di lungo tempo teneva fondaco di speziarie in Vinezia, ebbe il modo d’informarsi benissimo chi egli fosse e di che gente in Parma, e trovò il tutto. Il perchè, conoscendo tutto il parentado di quello, e sapendo che erano più di quaranta anni che egli dimorava a Vinezia, ove madonna Bianca era nasciuta, s’imaginò una nuova astuzia, con la quale a lui pareva di