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guardacamera si faceva. Vide adunque il giovine levarsi dal collo una bellissima catena d’oro con un ricchissimo fermaglio a quella pendente, nel quale erano quattro perle con un orientale rubino in mezzo a quelle legato in oro, che in tutto valevano più di mille ducati. Vi pose anco una borsa piena di scudi, e in fine restò tutto spogliato in camicia, avendolo la servente aiutato a cavarsi le calze. Venne poi la padrona, la quale anco ella con aita de la fante si spogliò in camicia. La fante se n’uscì de la guardacamera e lasciò i dui amanti, che credevano d’esser senza testimoni. Quivi abbracciando l’un l’altro, amorosamente si basciavano, dicendo la donna al giovine: – Ove tutto oggi sei tu stato, che dopo desinare sin ora non ti sei lasciato vedere? Tu devi esser dimorato con alcuna tua amica che più di me t’è cara. – Il giovine basciandola le rispondeva: – Vita mia cara, io non amo altra donna al mondo che te. Ma da certi miei compagni sono stato condutto a le Tornelle a veder correre a anello. – E che cosa è questo correre? – disse la donna. Il giovine alora le narrò come si faceva; il perchè soggiunse la donna: – Corri anco tu, e vedi se sai di prima botta dar ne l’anello. – E conciatasi a gambe aperte, stava aspettando che il giovine corresse. Il quale, ritiratosi alquanto indietro, corse per investir al luogo debito; ma, che che se ne fosse cagione, egli non seppe entrare col piuolo in casa. – O bel giostratore! tu non guadagnerai già l’anello, – disse la donna. Soggiunse alora di burla il giovine: – Se ci fosse la tromba, io farei benissimo. – A questo motto il trombetta con voce orrenda disse: – Per tromba non si resti. – E tutto a un tratto sonò un tremendo suono con la tromba e saltò fuor del camino altamente sonando; il che di modo spaventò i due amanti, che non raffigurando chi fosse quello che sonava, ma credendolo un diavolo, si misero a fuggire su per una scala ne l’alto de la casa. Il trombetta che adocchiato aveva la borsa e la catena, come vide salire coloro in alto, sonando serrò loro l’uscio su le spalle; e presa la catena con la borsa ed il mantello del giovine, senza esser veduto se n’uscì di casa, essendo già su l’imbrunir de la notte, e via se ne fuggì, divenuto in un punto vie più ricco d’assai che prima non era.


Il Bandello al magnifico suo nipote messer Gian Michele Bandello